Il mio caso di riabilitazione comportamentale.
Emy di quasi 10 anni, mix Spinone, vive al momento nel Zürcher Tierheim di Zurigo. La sua provenienza è, manco a farlo apposta, italiana ed è stata adottata da cucciola da una coppia e portata in Svizzera. È stata poi portata al canile per la morte di uno dei proprietari. In seguito è stata adottata e di nuovo riportata in canile. Non viene adottata perchè nel momento in cui qualcuno la vuole gli deve essere detto che ha morso, e un cane che morde anche solo una volta, puó succedere che morde di nuovo, e perchè si adottano cani dal canile sapendo di poterli gestire a solo titolo di averne già avuto uno/altri! Assolutamente sbagliato, ogni cane è DIVERSO!
A questo punto arrivo io e chiedo di poter fare un progetto di riabilitazione per poter accedere all’ esame come Istruttore cinofilo in comportamento e classi di socializzazioni.
L’ approccio con Emy fin dall’ inizio è stato, potrei dire silenzioso. Già durante la prima passeggiata con lei, mi ha sorpreso la sua quasi totale mancanza di interazione con l’ ambiente esterno, nessuna marcatura, nè perlustrazione, ma un camminare veloce, come per dire: va beh, faccio il solito breve giro veloce, cosí torno subito nella mia stanza.
Si puó apprendere tanto anche in una sola passeggiata, come il carattere, cosa la motiva, come si comporta, come interagisce con l’ ambiente, dandole molto spazio, guinzaglio lungo e morbido. Soprattutto osservandola!
Guardo Emy, ogni volta che vado da lei, da ottobre 2022, e mi chiedo o meglio percepisco il suo sguardo di diffidenza, come se mi dicesse: <<ho vissuto per tutto il tempo con la persona che ho imparato ad amare, mi sono fidato di lui e ora non c’ è piu, mi manca, ma chi riuscirà a sapermi stare vicino accettando questa mia diffidenza e i miei limiti, conquisterà il mio cuore e la mia dedizione>>.
Inizio cosí la mia relazione con lei.
Notizie apprese e Prime impressioni e deduzioni: Emy, 10 anni, castrata, femmina. Reagisca senza avviso e improvvisamente, un attimo si lascia toccare e un un attimo dopo, senza motivo, puo’ girarsi e mordere.
Nell’ incontro con altri cani in passeggiata si accuccia a terra in posizione di agguato e fissa, tipica seguenza predatoria o di gioco. La mia sensazione la prima volta è stata: forte frustrazione motivazionale! Va d’accordo solo con maschi non castrati che hanno una buona comunicazione e competenze relazionali. Con le femmine dipende. (mi hanno detto). Paura generalizzata.
Le paure generalizzate sono piú difficili da gestire, perchè spesso sono state paure specifiche, per cui il cane non ha trovato soluzione, non aveva le competenze per affrontarle, che si sono poi generalizzate, cioè la paura si è allargata diventando aggressività. Se si sapesse di preciso quale fosse la paura, si potrebbe intervenire e risolverla. E se per un verso è piu’ difficile da capire come procedere, dall’altro capisco che ad Emy non è stata data la possibilità nel periodo cosidetto sensibile (dai 3 mesi ai due anni, piú o meno), di fare le opportune esperienze per acquisire competenze che l’ avrebbero aiutata a vivere il mondo degli uomini con piú expertise e sicurezza. È mio parere che Emy ha dovuto apprendere e adeguarsi alle consuetudini della famiglia adottante, che pur in buona fede, ha limitato Emy enormemente. Altra conseguenza è un forte controllo delle risorse, quale Emy mostra.
Obiettivo: Costruire una relazione di fiducia che mi desse la possibilità di lavorare con lei e sopratutto che lei fosse disponibile a collaborare con me, dandomi modo di poter dare a lei, in rispetto alla sua età, determinate competenze ed emozioni positive.
Lavorare sulla somestesi e propriocezione, lavoro sui limiti, lavoro sull’ arousal per evitare fluttuazioni che ne causerebbero stress emotivo – e su questo è importante anche la capacità di trasferire su di lei la propria tranquillità – ricerca per non frustrare la sua motivazione principale, problem solving, incontro con altri conspecifici e non, stando attenta al suo stato emotivo e di arousal, lavoro durante la passeggiata e lavoro nell’ ambiente chiuso.
Procedimento ad oggi: Emy ha fatto molti progressi, è con me piú tranquilla, si relaziona con l’ ambiente attraverso la perlustrazione, si approccia alle persone con un arousal medio e tranquillo. Gli incontri con altri cani liberi è stato molto soddisfacente per lei, e noto sempre di piú che ha un gran piacere a stare con altri conspecifici, ma queste competenze vanno ancora perfezionate, in quanto l’ approccio di Emy è ancora molto insicuro (non ha avuto molte esperienze in libertà e molto probabilmente sempre al guinzaglio, forse anche corto!) Scopro comunque sempre di piú che ha grandi qualità comunicative, si fà capire benissimo anche quello che non vuole ‘dire’. Il lavoro con lei procede sia all’ esterno del canile che all’ interno. La fiducia che mi concede, le permette di fare quei piccoli passi in piú che le chiedo, sopratutto in quei contesti che sono dei forti limiti per lei. Io continuo ad andare da Emy e a lavorare con lei.
Speriamo che possa esserci qualcuno disposto ad adottarla ma aperto ad accettare le sue difficoltà iniziali, a voler apprendere come poter vivere e costruire una relazione con la stupenda e dolcissima Emy.